La Galleria La Nuvola di Roma è lieta di presentare venerdì 29 ottobre 2021, alle ore 18, la nuova personale di Alberto Parres, dal titolo Dentro di me, a cura di Alberto Dambruoso. Nel cuore di via Margutta, al civico 51/a, verrà presentata un’inedita serie dell’artista, realizzata tra il 2020 e il 2021 e completamente dedicata al bianco. La Galleria La Nuvola prosegue la sua linea storica aprendo le porte all’ultima produzione di Alberto Parres (Tangeri, 1953), già rilevante da un punto di vista storico-artistico tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta, quando aveva intessuto un rapporto continuo e diretto con i componenti della Pop Art italiana, in particolare con Mario Schifano (Homs, 1934 – Roma, 1998) e Tano Festa (Roma, 1938 – Roma, 1988), e americana, con Robert Rauschenberg (Port Arthur, 1925 – Captiva, 2008).
Dopo i soggiorni a Parigi e Siviglia, Alberto Parres ha frequentato l’Accademia di Belle Arti a Roma, in cui si è diplomato nel 1980, e dove attualmente vive e lavora, come artista e insegnante. Parres ha allestito numerose mostre, personali e collettive, in tutto il mondo, fino al Marocco e all’Alaska. La sua pittura è conservata in rinomate collezioni private e pubbliche, tra quest’ultime va ricordata la recente acquisizione, nel 2020, da parte della Banca d’Italia e la successiva esposizione delle opere nella sede centrale di Palazzo Koch a Roma. Noto per il raffinato astrattismo di matrice espressionista che caratterizza il suo linguaggio, in cui il colore è il principale strumento pittorico, La Nuvola inaugura l’ultima serie realizzata dall’artista, interamente dedicata alla «non pigmentazione del bianco», citando le parole dello stesso Parres.
La mostra si compone di quindici opere, nelle quali l’informalità e l’uniformità ne ricalcano le caratteristiche essenziali. Essa assume la triplice forma di carta, tela e scultura, la cui tecnica, come il gesto della pennellata, è mista. L’esibizione evoca un concetto spirituale e rituale che conduce lo spettatore a guardare oltre il rivestimento di emblematica sospensione, distillando gli interrogativi scaturiti dalle emozioni umane fondamentali; l’invito che offre è quello di porgere non solo l’occhio ma anche tutti gli altri sensi verso l’interiorità.
Organizzata da Fabio e Alice Falsaperla, l’esposizione è accompagnata dal catalogo edito da Magonza, con testi del critico e curatore Alberto Dambruoso e della storica dell’arte Alice Falsaperla.
Fotografia di Domenico Flora