La storia
La Nuvola è una galleria d’arte contemporanea, storica a Roma, fondata nel 1999 da Fabio Falsaperla a Via Margutta, e oggi diretta dalla figlia Alice.

La Nuvola è una galleria d’arte contemporanea, storica a Roma, fondata nel 1999 da Fabio Falsaperla a Via Margutta, e oggi diretta dalla figlia Alice. Specializzata negli Anni Sessanta e Settanta, la Galleria è nota a livello nazionale e internazionale per l’esposizione della Seconda Scuola Romana (Mario Schifano, Franco Angeli, Tano Festa, Mario Ceroli, Giosetta Fioroni, Sergio Lombardo, Renato Mambor e Cesare Tacchi), del Gruppo Forma 1 (Achille Perilli, Carla Accardi) fino al contemporaneo più odierno.
Tra gli scorci di passato, la Galleria ha da sempre captato il desiderio dell”’essere presente” e di rinnovarsi nella propria inalterata storicitá. In occasione dell’inaugurazione del suo nuovo spazio, a Via Margutta 41, con la grande mostra “Fuori Museo” dedicata a Pino Pascali, la gallerista e storica dell’arte Alice Falsaperla ha ricordato l’importanza di un intento rivolto a nuovi processi organizzativi e di marketing: “Questi tempi sovrapposti, passato e attualità, sono anche le fondamenta su cui la nostra Galleria si è originata ed evoluta. Da qui la scelta consapevole di rimanere un punto di riferimento inserito in un contesto riconoscibile”.
La contestualizzazione sociale e sostenibile della Galleria guarda all’attualità, intessendo rapporti con Enti Pubblici e Istituzioni, quali la Food and Agricolture Organization of Unite Nations (FAO).
A tali attività, si affianca il lavoro quotidiano della Galleria, perseguito con lo stesso approccio eclettico, rivolto a nuove ricerche multitematiche che intrecciano un’arte storicizzata ad una prospettiva attuale.
“Non ricordo esattamente il momento in cui ci siamo conosciuti con Fabio Falsaperla, ma ricordo che ci siamo incontrati più volte e lui si è sempre dimostrato molto interessato al mio lavoro. Ha comprato dei miei quadri, una cosa quasi fuori dalla norma. Molti mercanti romani, forse anche molti, in generale, italiani, si mettono dietro la scrivania come dei pescatori con l’amo e aspettano il pesce che passa. Se passa il pollo gli rifilano qualcosa, altrimenti no. Non fanno quindi nessun lavoro di promozione, neanche di scelta degli artisti, di teoria dell’arte, di percorso critico, niente di tutto questo. Arriva un artista conosciuto che gli presta un quadro e senza rischio viene posto in vetrina come se fosse un’esca.
In questo quadro, Fabio Falsaperla è un eroe, perché ha tirato fuori dei soldi e ha comprato delle opere”.
Sergio Lombardo su Fabio Falsaperla, dall’intervista all’artista realizzata dallo storico dell’arte, critico d’arte e curatore Alberto Dambruoso. “Spazi d’Arte”. Antologia di testi critici editi e inediti a cura di Francesco Franco, Università La Sapienza di Roma, 2004