Martedì 30 novembre 2004 alle ore 18.30 negli spazi espositivi della galleria La Nuvola di Fabio Falsaperla, sarà inaugurata la mostra personale dell’artista Alessandro Cannistrà, La necessità dell’invisibile, a cura di Barbara Tosi. Il vernissage sarà preceduto da una conferenza stampa alle ore 11:30 presso la galleria La Nuvola. In relazione alla scelta del titolo della mostra, spiega Alessandro Cannistrà: “Parliamo di una pittura del sentire, e non di una pittura del vedere”. Il lavoro dell’artista si concentra infatti sulle tematiche emozionali e percettive, nel proseguimento del suo fare creativo.
Cannistrà disegna i contorni di teste senza volto e sagome di corpi, spesso usando colori vivaci e vibranti. Il segno, fortemente personalizzato, chiaro e minimale allo stesso tempo, si muove al centro della composizione. Le figure evocano una dimensione fluttuante e metafisica, rappresentazione serializzata dell’uno ed il molteplice, corpi androgini privi d’identità che trovano una loro collocazione in uno spazio senza gravità. Metafisici sono i silenzi e il senso di atemporalità che rimandano ad una struttura inorganica e primordiale, o meglio ancora ad un’ era post-atomica.
Il corpo appena abbozzato da un disegno sintetico e stilizzato, si fa mediatore e tramite comunicativo tra lo spettatore ed il cosmo che si staglia sullo sfondo della tela. L’artista parte quindi dal disegno per evocare squarci di luce e paesaggi stellari infiniti, rendendo visibile ciò che è impossibile vedere ad occhio nudo: l’universo. L’esposizione raccoglie e presenta al pubblico 11 opere di dimensioni diverse, in cui la pittura raggiunge l’apice nella sintesi tra gesto e riflessione. Le opere sono accomunate dalla capacità di mettere in evidenza la materia mediante la luce, coniugando frammenti di memoria e percezioni di spazi.