Non ancora ventenne Daniele Cima inizia a dedicarsi all’art direction e al graphic design diventando, in breve tempo, un artista specializzato nella creatività grafica e pubblicitaria italiana. Si contraddistingue per la capacità di far coesistere il rigore con la sperimentazione visiva e per la sua marcata sensibilità verso l’estetica della comunicazione, premiata e riconosciuta in Italia e in Europa. Dopo il primo approccio datato 1990, l’artista ha costantemente intensificato la sua produzione, attraverso la realizzazione di una serie di progetti che mantengono una struttura esecutiva, caratteristica della sua formazione nell’ambito delle arti applicate.
A seguito delle varie esposizioni a Milano, tra queste la storica Triennale il giugno scorso, Cima espone per la prima volta a Roma, alla Galleria La Nuvola, le serie Ritratti Fiscali e Artphabet, accomunati da un’arte tout -court fatta di codici plausibili. Se il mandato della Pop Art, di cui la Galleria si fa portavoce, è quello di considerare il quotidiano come elemento estetico, Cima lo fa con il codice fiscale. «Lo usa per ritrarre personaggi storici e contemporanei. Si chiamano ritratti perché, pur non mostrando volti, declinano le generalità del soggetto, certificandone l’identità», afferma Gianni Maimeri.
«Con il paradosso che nell’era della super visibilità, dove ognuno di noi vuole iper mostrarsi, i ritratti di Cima non ritraggono per davvero il soggetto, come nella storia dell’arte, invero ce lo presentano nella sua forma minimale e appunto ridotta a numero e lettera, ma – attenzione – sapendo che quel numero e quella lettera, essendo d’autore, non sono più semplicemente un numero e una lettera», conclude Maimeri.
In occasione dell’evento sarà, inoltre, presentato il libro testimonianza Coming Out, curato da Eugenio Alberti Schatz, con testi di Loris Arsella, Pasquale Barbella, Véronique Bergen, Guenda Cermel, Angelo Crespi, Gianni Maimeri, Cristina Muccioli, Antonello Negri, Till Neuburg, Daniele Ravenna, Andrea Schubert e Nicola Zanardi. Interverrano Fabio Falsaperla, Alfredo Accatino, Eugenio Alberti Schatz, Guenda Cermel, Margherita Schirmacher e l’artista.