Si inaugura mercoledì 16 giugno, alle ore 18.30, la mostra L’incanto della Savana di Gino Marotta, figura centrale della scena artistica romana della seconda metà del XX secolo.
In seguito alla retrospettiva al MACRO, Fabio Falsaperla presenta la seconda grande personale dell’artista, curata da Maurizio Calvesi e incentrata su una produzione inedita, progettata e realizzata ad-hoc per gli spazi della Galleria La Nuvola di Roma.
Nelle nuove opere, concepite con piatte lastre trasparenti, la natura è filtrata attraverso lo schermo di una tecnologia sempre più raffinata, proponendo un linguaggio fortemente legato alla contemporaneità. Lo spettatore è invitato a perdersi e meravigliarsi, come fosse il personaggio di una favola ambientata in una savana incantata.
Le sfumature fluorescenti dei led colorati ci allontanano dalla realtà rendendo le figure più simili ad apparizioni, che impalpabili e delicate reagiscono alla luce rifrangendola nello spazio espositivo.
Il colore materico è qui totalmente sostituito da una dimensione fisica: la luce artificiale, nata dai led, colorata nel passaggio attraverso il metacrilato, fa da conduttore secondo un principio derivato dalle fibre ottiche ed è resa visibile nello scorrere lungo le linee incise dal laser.
Basta staccare la spina dalla presa e la lastra di metacrilato trasparente nasconde la sua vita precedente; si fa fatica a riconoscere i segni che un istante prima erano un’apparizione forte e piena di mistero. Continua la ricerca di Marotta sull’evoluzione dello spazio e del tempo, nel tentativo di ‘‘riordinare e rinominare gli archetipi su cui fondare nuove realtà”. In questa occasione La Nuvola rende omaggio ad un artista che si proietta nel futuro, immergendo le sue figure primarie in programmi digitali, LED, laser e filtri colorati.